“Progresso Numismatico”: in distribuzione il secondo numero del 2020

 

Progresso Numismatico. Pubblicazione di approfondimento su monete medaglie e libri, Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, Bari, a. III, n. 2, dicembre 2020, pp. 114, ill., cm 28, br. ed.
Annunciamo con piacere che è in distribuzione il secondo numero del 2020 di Progresso Numismatico. Pubblicazione di approfondimento su monete medaglie e libri. Il testo si apre con il contributo Sobre un pretès pirral d’or Sicilià di Miquel De Crusafont I Sabater. L’autore, ingegnere industriale nella Universitat Politècnica de Catalunya, dottore in Historia e docente nella Universitat Autònoma de Barcelona, dal 1996 è presidente della Societat Catalana d’Estudis Numismàtics e direttore della rivista Acta Numismàtica. Il suo lavoro, altamente scientifico, offre a Progresso Numismatico una dimensione internazionale.
Aldo Luisi, Premio “Biblionumis” 2018, già ordinario di Lingua e Letteratura latina all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, da filologo sì è impegnato nel contributo “Spintriae” non sono monete erotiche, per rimuovere un equivoco che secondo l’autore dura da 500 anni circa in ambito numismatico. Studiosi rinascimentali associarono il termine a monete, gettoni o tessere raffiguranti immagini erotiche al recto e un numero da 1 a 16 nel verso, utilizzati al tempo della Roma imperiale, prevalentemente nei lupanari. A partire dal Rinascimento tutti i numismatici, anche quelli dei giorni nostri, hanno accettato tale associazione. Luisi sostiene che il termine spintria sia invece da riferire a persona e non a monete, gettoni o tessere, ritenendo quindi fuorviante l’attribuzione fatta dai numismatici.
L’articolo di Antonio Iurilli, ordinario di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Cultura e Società dell’Università di Palermo, dal titolo I Longobardi in due storie “ideologiche” del Regno, concorre ad accrescere l’interesse per i Longobardi, che negli ultimi anni è stato riscosso anche in ambito numismatico. L’autore propone un’analisi dei comportamenti ideologici di alcuni storici napoletani del XVI e XVII secolo nel delineare la storia della Langobardia minor.
Chiude il volume un interessante articolo di Giuseppe Ruotolo Pantheon della zecca di Bari, in cui lo studioso si sofferma su argomenti già trattati in circostanze diverse e propone nuove considerazioni sulla produzione della zecca pugliese.