A Conversano la Cerimonia di premiazione della V Edizione del Premio “Biblionumis” durante il 2° Convegno Nazionale di Studi sul “Corpus Nummorum Italicorum”

 

 

Nel pomeriggio di sabato 12 novembre 2022 si è tenuto a Conversano, in provincia di Bari, il 2° Convegno nazionale di Studi Il “Corpus Nummorum Italicorum”: genesi ed eredità scientifica, organizzato dalla Delegazione Provinciale di Bari e dall’Ispettorato per la regione Puglia dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
L’evento – svoltosi presso la splendida Sala “Mons. Raffaele Marinelli” dell’Oasi Sacro Cuore di Gesù in Santa Maria dell’Isola, in occasione del 75° anniversario della scomparsa di Vittorio Emanuele III – è stato patrocinato da diverse istituzioni, tra cui: l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, la Regione Puglia, il Comune di Conversano, Assoarma Bari e la Società Mediterranea di Metrologia Numismatica.
Al simposio scientifico ha assistito un pubblico straordinariamente vasto, giunto da diverse regioni dell’Italia, costituito da autorità, docenti universitari, studiosi, membri dell’Istituto organizzatore e tantissimi giovani del Liceo San Benedetto di Conversano.
L’incontro è stato inaugurato da un’approfondita visita alla location descritta da don Leonardo Mastronardi, Rettore della medesima struttura monastica, eretta nel XV secolo e di straordinario interesse storico-artistico. In particolare i numerosi presenti hanno potuto osservare i due bellissimi chiostri medievali, l’imponente monumento funebre in memoria di Giulio Antonio Acquaviva e Caterina del Balzo Orsini, l’edicola della Vergine dell’Isola, il meraviglioso pulpito, gli splendidi altari delle cappelle laterali e il celebre Cristo Nero venerato dalla popolazione locale.
Dopo la visita guidata ha avuto inizio il Convegno, moderato dal dottor Luca Lombardi, promotore dell’evento, Ispettore per la Regione Puglia e Delegato per la Provincia di Bari del citato Istituto, il quale in apertura ha salutato calorosamente il pubblico, soffermandosi sulle motivazioni all’origine dell’organizzazione di un simposio dedicato alla genesi e all’eredità scientifica dell’opera numismatica di Vittorio Emanuele III, edita in 20 grandi volumi stampati dal 1910 al 1943, ancora oggi punto di partenza per la classificazione delle monete medievali e moderne italiane. Tale appuntamento è stato concepito come integrante di un ciclo di incontri avviato lo scorso anno con 1° Convegno Nazionale di Studi che è stato dedicato alla Numismatica del Risorgimento, il quale ha ottenuto un grande successo sul piano divulgativo e scientifico.
Si è quindi passati ai saluti istituzionali. La parola è stata data a don Leonardo Mastronardi, alla dottoressa Eugenia Vantaggiato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la Puglia, al Capitano di Vascello dottor Ugo d’Atri, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, al dottor Gianmarco Costanzo, Ispettore per l’Italia meridionale dell’Istituto, al professor Francesco Gentile, Dirigente scolastico del Liceo San Benedetto di Conversano.
Il primo intervento scientifico dal titolo Corpus Nummorum Italicorum del dottor Giuseppe Maria Ruotolo – Presidente della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica e curatore della rivista Progresso Numismatico – è stato incentrato sulla presentazione del contesto culturale che portò alla realizzazione dei volumi 20 volumi dell’opera e dei collaboratori numismatici di Vittorio Emanuele III: Costantino Luppi, Giuseppe Ruggero, Alberto Cunietti-Cunietti Gonnet e Pietro Oddo. Il dottor Ruotolo ha inoltre indagato il dibattito tra impostazione storica e geografica per la classificazione delle monete medievali italiane e la soluzione proposta con il Corpus. Ampio spazio è stato dato alla presentazione delle tipografie romane che realizzarono i volumi, dei quali si è data anche la tiratura.
Il dottor Luca Lombardi si è soffermato sul L’impulso del “Corpus” agli studi numismatici dell’Italia meridionale che, associato a quello destato dall’interesse del Re per le monete, si è concretizzato nella fondazione di sodalizi culturali, nella moltiplicazione delle collezioni, nella stampa di pubblicazioni moderne e aggiornate – e quindi nella riconsiderazione del prodotto delle zecche medievali e moderne –, nel moltiplicarsi dei collezionisti, mercanti e case d’asta.
La dottoressa Maria Rosa Borraccino, della Biblioteca “S. Loffredo” di Barletta, archivista, diagnosta e conservatrice di beni culturali, ha invece presentato un Carteggio inedito del Gen. Egidio Osio. La relatrice, alla luce dell’esame scrupoloso del carteggio, ha analizzato questioni inedite e di notevole interesse relative alla passione numismatica di Vittorio Emanuele III e alla rivalutazione del suo rapporto con il proprio precettore.
Le prime due relazioni scientifiche sono state intervallate dalla cerimonia di premiazione del Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica, giunto quest’anno alla sua V Edizione. Presentando il Premio, il dottor Lombardi ha sottolineato quanto sia importante che la numismatica oggi si avvicini ai giovani, per poter agevolare quel ricambio generazionale indispensabile per la sopravvivenza della materia, constatando con piacere come la cerimonia abbia attirato un numero inatteso di ragazzi.
Il Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica si pone l’obiettivo di riconoscere con un segno tangibile quanti hanno fornito un notevole apporto alla progressione e alla diffusione delle conoscenze relative alla numismatica. Il Concorso – che ha visto la premiazione nelle sue varie edizioni di studiosi di fama internazionale – consiste nel conferimento di una artistica medaglia in bronzo, con diametro di 140 mm e peso di 1.520 grammi, modellata dall’artista Loredana Pancotto della Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e realizzata dalla Picchiani & Barlacchi, azienda fiorentina leader in Europa nella produzione di medaglie. Quest’anno il Premio è stato assegnato al dottor Giuseppe Maria Ruotolo.
Il numismatico pugliese è da includere tra gli studiosi che nell’ultimo mezzo secolo hanno fornito un contributo essenziale all’evoluzione degli studi numismatici. Le sue indagini si sono concentrate sulla produzione delle zecche medievali e moderne dell’Italia meridionale, ottenendo importanti riconoscimenti nei contesti accademici, concretizzandosi in diversi volumi e contributi pubblicati su periodici internazionali di numismatica.
Laureato in Medicina con specializzazione in Urologia e Cardioangiochirurgia, sin da giovane si è dedicato con profitto agli studi numismatici, prediligendo lo studio delle monete coniate in Italia meridionale e in Sicilia dalla caduta dell’Impero romano sino all’Unità d’Italia.
Dopo aver realizzato Le zecche di Campobasso e Sansevero, 1461-1463 (Ed. Spinelli & Palladino, Termoli 1997), su invito dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto Monsignor Francesco Cacucci ha scritto Le monete rinvenute nella tomba di San Sabino nella Cattedrale di Bari (Ed. Tipografica, Bari 2007). Per la Collana Studi e Ricerche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ha pubblicato l’opera Corpus Nummorum Rubastinorum (Edipuglia, Bari 2010). Vari sono inoltre i testi della Collana dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici a cui ha dato la luce: Le grandi monete di argento dei Borbone di Napoli (Vicenza 1999); Arte e moneta 2000 (Vicenza 2000); I sigilli della Basilica di San Nicola di Bari (Vicenza 2002); Cinque secoli di coniazioni medievali in Castiglia – Cinco siglos de acuñaciones medievales en Castilla (Vicenza 2004); La Sicilia di Filippo Paruta descritta con medaglie (Vicenza 2015). Ha poi collaborato alla realizzazione di Quando un libro vale oro (Vicenza 1997); Scritti sul “Corpus Nummorum Italicorum” (1911-1954) (Vicenza 2010); Augusto il principe romano nel bimillenario della morte (14-2014) (Vicenza 2014). Sempre per l’Accademia ha altresì pubblicato fuori collana Riviste e Periodici italiani di Numismatica (Bari 2001) e Possesso e commercio delle monete e tutela del patrimonio numismatico nazionale (Bari 2006).
Socio fondatore dell’Accademia, Giuseppe Maria Ruotolo ne ha ricoperto con profonda dedizione l’incarico di presidente dal 2003 al 2016 e dal 2018 al 2019, portando il sodalizio sui palcoscenici internazionali, come con la partecipazione all’International Numismatic Congress del 2015 (Taormina), e ottenendo numerosi consensi dalla comunità scientifica. Per il medesimo sodalizio ha inoltre curato la realizzazione del Notiziario, l’organizzazione di mostre ed eventi nazionali, il compimento di artistiche medaglie e la presentazione di volumi di numismatica in tante città italiane.
Nel 2018 ha fondato la Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, di cui è presidente, dando avvio a varie iniziative, quali: l’organizzazione di Special session numismatiche nei congressi internazionali Metrology for Archaeology, l’organizzazione scientifica del primo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano Langobardorum Nummorum Doctrina (13 Ottobre 2018) e del secondo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano In Sanctorum Nummis Effigies (4-5 Ottobre 2019), la stampa del periodico Progresso Numismatico. Pubblicazione di approfondimento su monete medaglie e libri, la promozione delle Digital conferences di numismatica e di Numismatici e numismatiche, collana di videoconferenze numismatiche dedicata allo studio delle biografie dei numismatici illustri e alle loro opere.
Ancora, suoi contributi originali sulla monetazione normanna, sveva e angioina del Regno di Sicilia (secoli XI-XV) e sulle falsificazioni monetarie nel Regno di Napoli al tempo del Viceregno (secoli XVI-XVIII) sono stati pubblicati nella collana di studi numismatici EOS del Circolo Numismatico Pugliese.
Per almeno vent’anni ha collaborato con il mensile Cronaca Numismatica (Napoli-Bologna) pubblicando articoli, recensioni di libri, presentazioni di mostre e convegni e inaugurando la pubblicazione di inserti speciali. Lunga è stata la sua collaborazione anche con il mensile Cronica Numismatica (Madrid) e con il bimestrale Monete Antiche (Cassino), per il quale ha curato per anni l’inserto Tarì.
Suoi contributi scientifici sono presenti su numerose altre riviste, tra cui: la prestigiosa e centenaria Rivista Italiana di Numismatica (Milano), la rivista Historia Mundi edita a cura della Associazione Italiana Arte della Medaglia sotto gli auspici della Biblioteca Apostolica Vaticana, la rivista Nicolaus Studi Storici del Centro Studi Nicolaiani della Basilica di San Nicola (Bari) e i periodici del Circolo Culturale “Silvio Spaventa Filippi” (Potenza).
Oltre ai già menzionati, svariati sono i sodalizi di cui Ruotolo è membro: socio della Società Italiana di Numismatica dal 1976; fellow della Royal Numismatic Society dal 1998; socio del Circolo Numismatico Pugliese sezione della Società di Storia Patria per la Puglia, dalla sua rifondazione del 2008; socio onorario del Circolo Numismatico Dauno; socio del Circolo Numismatico Napoletano e dell’estinta Accademia di studi filatelici e numismatici di Reggio Emilia.
Instancabile nel corso degli anni la sua collaborazione con diverse università italiane e straniere (Milano, Roma, Messina, Palermo, Bari, Torino, Benevento, Lecce, Cambridge) sia partecipando come relatore a congressi nazionali e internazionali sia prendendo parte a ricerche collettive (per Le Zecche d’Italia sino all‘Unità, Università di Milano, 2011, ha ad esempio curato oltre 50 voci).
Volendo sintetizzare il suo apporto scientifico, i suoi studi, per quanto concerne la monetazione classica, hanno fornito un contributo fondamentale alla comprensione di specifiche monetazioni della Magna Grecia, mentre per quanto riguarda il periodo medievale hanno spesso avanzato proposte innovative, basate su acute intuizioni, di riclassificazione di monete delle zecche medievali di Bari, Campobasso, Capua, Brindisi, Napoli, Messina, Palermo.
E tuttavia, accanto al rilievo inequivocabile dei dati scientifici forniti, nella sua produzione c’è un altro aspetto di grande importanza: i suoi lavori sono infatti apportatori di un metodo di indagine eccellente dal punto di vista storiografico ed epistemologico capace di porre l’autore come ultimo anello di una lunga catena di insigni studiosi che dalle regioni meridionali d’Italia hanno segnato il corso degli studi numismatici.
Prima della conclusione del simposio scientifico ci sono stati altri due momenti speciali: il conferimento delle medaglie al merito della Delegazione Provinciale di Bari dell’Istituto organizzatore e la consegna del Premio “Puglia Sabauda”.
L’evento è stato quindi chiuso dal dottor Luca Lombardi, il quale non ha mancato di spendere ulteriori parole di ringraziamento per le istituzioni patrocinanti, per gli sponsor della manifestazione, per i relatori e per il pubblico che fino a quel momento gremiva la Sala “Mons. Raffaele Marinelli”, rinviando tutti i presenti ai prossimi appuntamenti scientifici.

Sintesi dell’evento