Edizione 2020 – Giovanni Gorini

 

 

Durante gli studi studi universitari presso la Facoltà di Lettere antiche dell’Università di Padova il professor Giovanni Gorini ebbe modo di seguire le lezioni di numismatica del professor Oscar Ulrich Bansa, di conoscere il dottor Andrea Ferrari, Conservatore del Museo Bottacin, e di frequentare l’Istituto di Archeologia diretto dal professor Luigi Polacco, noto per aver svolto un ruolo chiave nello sviluppo della numismatica presso l’Università di Padova.
Si laureò nel 1963 con il massimo dei voti e ottenne dall’Università di Padova la responsabilità di Conservatore incaricato del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte che tenne sino al 1964. Nell’ambito archeologico partecipò a campagne di scavo in Libia (1963) e in Grecia (1965); negli anni successivi ha partecipato a campagne di scavo in Sardegna, in Trentino, ad Aquileia, in Dalmazia, a Lemno e nel Peloponneso.
Nel 1971 fu chiamato a ricoprire la cattedra di numismatica dell’università di Padova, subentrando a Ernesto Bernareggi, che ricopriva l’incarico dal 1965. Fu questo per il professor Gorini l’avvio di una lunga carriera accademica. Il quel periodo egli era già Conservatore delle collezioni numismatiche del Museo Bottacin. Negli anni accademici 1968-70 aveva altresì insegnato numismatica nella Scuola Speciale di Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università di Pisa diretta da Carlo Ludovico Ragghianti.
A questo punto era chiaro che l’interesse scientifico di Giovanni Gorini si era focalizzato sulle monete antiche nelle quali egli vedeva il riflesso della storia economica, politica e sociale. Questa particolare attenzione verso le antiche monete lo portò ad un soggiorno di studi a Cambridge (1968), dove poté studiare sotto la direzione di Michael Crawford, che il professor Gorini ricorda come uno dei suoi maestri. Successivamente con la borsa di studio “Stanley Robinson” andò ad Oxford (1977), dove ebbe modo di approfondire lo studio della monetazione greca arcaica sotto la direzione di Colin M. Kraay, considerato altro suo maestro. In quegli anni era ancora Conservatore delle collezioni numismatiche del Museo Bottacin, incarico che tenne sino al 1978 quando fu chiamato a dirigere il Museo Civico di Padova, incombenza che mantenne sino al 1981.
In quell’anno conseguì l’abilitazione a professore associato di numismatica antica presso l’Università di Padova.
Dal 1991 al 2011 Giovanni Gorini è stato professore ordinario di numismatica antica presso l’Università di Padova. In questo periodo ha insegnato anche nella Scuole di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Padova e di Firenze e ha tenuto corsi di studio (Summer Seminar) a New York (1994) presso l’American Numismatic Society e ad Atene (1999) presso la Scuola Archeologica Italiana, istituto di ricerca italiano nel campo dell’archeologia preistorica, classica e bizantina che coordina l’attività italiana in questi settori in Grecia.
È stato visiting professor all’Università Statale Hongo di Tokyo (1997) e all’École des Hautes Études di Parigi (2001). Nel 1994 è stato visiting scholar al J. Paul Getty Center for History of Art and the Humanities in Santa Monica (Los Angeles) per una ricerca sul collezionismo numismatico.
Attualmente è membro onorario della Societé Française de Numismatique dalla quale nel 1987 gli è stata conferita la prestigiosa médaille de vermeil, della Società Numismatica Croata e della Società Numismatica Rumena. Nel 2012 gli è stata conferita la medaglia d’oro della Società Numismatica Polacca. È socio corrispondente della prestigiosa Pontificia Accademia Romana di Archeologia, socio effettivo della Accademia Galileiana di Padova, socio onorario della Deputazione di Storia Patria per le Marche, socio effettivo della Deputazione di Storia Patria per le Venezie e, infine, è socio di diverse società numismatiche europee.
Dal 1980 al 1991 è stato direttore della Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini edita dalla Società Numismatica Italiana a cui il professor Gorini è associato sin dal 1974. Proprio per aver contribuito a rendere la Rivista una delle pubblicazioni numismatiche internazionali più accreditate, dal 23 marzo 2013 è inscritto all’Albo d’onore della Società. Nella veste di direttore della Rivista il professor Gorini curò anche la realizzazione degli Atti del Convegno sulla zecca di Milano (1983) e il volume celebrativo del centenario della fondazione della Società stessa (1988).
Suoi campi di interesse sono le monete greche della Magna Grecia e delle zecche adriatiche, le monete celtiche dell’Italia settentrionale e le monete romane rinvenute nel Nord-Est d’Italia. Ha inoltre studiato il collezionismo numismatico e alcune personalità come Giovanni Da Cavino (Padova, Maggio 1500 – 5 Settembre 1570), falsario rinascimentale di monete romane, e Charles Patin (Parigi, 23 Febbraio 1633 – Padova, 10 Ottobre 1663).
Dal 1986 coordina e dirige il Progetto Regionale di Catalogazione Informatica del Patrimonio Numismatico del Veneto che rappresenta l’attività di ricerca più qualificante della scuola numismatica padovana dell’ultimo trentennio. Con sede operativa presso il Museo Bottacin, il Progetto, per il quale il professor Gorini ha curato l’edizione di 17 volumi relativi alla collana Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto, è stato selezionato dalla CEE per partecipare al programma COINET nel quale sono coinvolte altre prestigiose istituzioni europee (Vienna, Graz, Budapest e Lubiana) e al programma europeo Interface.
Altra iniziativa portata avanti con il suo diretto coinvolgimento è la collana di studi Numismatica Patavina di cui sino ad oggi sono stati editi 14 volumi che comprendono studi monografici ed edizioni di atti di convegni numismatici.
Dal 1987 al 2000 è stato Segretario Scientifico della Fondazione di Studi Numismatici “A. Pautasso” di Aosta, voluta dalla vedova dello studioso piemontese, per la quale ha realizzato l’esposizione numismatica presso il Museo Archeologico d’Aosta e diversi convegni di studio. È stato membro: dal 1996 al 2001 del Nucleo di Valutazione dell’Università di Venezia; dal 1990 al 2000 della Commissione per i Musei della Regione Veneto e della Commissione del Museo Civico di Rovereto (TN); dal 1997 al 2009 della Commissione Internazionale della Numismatica, ora Consiglio, organo che tra l’altro organizza i Congressi Internazionali di Numismatica ogni sei anni. Di questo organo è stato vicepresidente dal 2005 al 2009 e dal 2016 ne è membro onorario.
Dal 1998 al 2011 il professor Gorini ha fatto parte della Commissione permanente tecnico-scientifica della Moneta del Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana, che coordina l’emissione delle monete aventi corso legale nello stato.
Ha allestito le esposizioni numismatiche stabili dei Musei Archeologici di Este (1986), Aosta (1989), Aquileia (1995), Rovereto (1999) e a Venezia ha curato le mostre Monete e medaglie a Venezia (1977), Le monete dei Dogi a Palazzo Ducale (1979) e la sezione numismatica delle mostre: I Greci d’Occidente a Palazzo Grassi (1996) e Lo statuario Pubblico (1997) al Museo Archeologico. Ha poi curato la parte relativa alle monete nella mostra Padova Preromana (1976), le monete e medaglie nella mostra a Palmanova (1993) e la sezione sulla monetazione greca della mostra Alle radici dell’Euro a Padova (2002) e diverse altre. Ha curato inoltre la mostra La collezione di monete greche di Paolo Orsi, Rovereto (1985).
Il professor Gorini con i colleghi E. F. Ghedini e G. Leonardi ha diretto, dal 1999 al 2007, la rivista Antenor. Miscellanea di Studi di Archeologia, nata con l’intento di dare adeguata veste editoriale ai lavori più meritevoli concepiti in seno alla Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Ateneo patavino, con particolare attenzione all’impostazione metodologica: dall’archeologia pre-protostorica, alla storia dell’arte greca e romana, alla topografia, alla numismatica, all’archeologia medievale.
Il professor Gorini ha diretto dal 2002 al 2010 anche la collana Antenor. Quaderni dove sono raccolte monografie e volumi miscellanei, frutto non solo di riflessioni e discussioni interne alla scuola padovana, ma anche di momenti di dialogo culturale con altri gruppi di ricerca a livello nazionale ed internazionale. Inoltre è nel Comitato Scientifico dell’Università di Trieste della collana Polymnia. Numismatica antica e medievale. Studi di cui sono stati editi finora 14 volumi che affrontano problematiche diverse e complesse della disciplina e della serie Rei Nummariae Scriptores di cui sono stati editi quattro volumi relativi all’edizione critica, traduzione e trascrizione di famosi trattati sulla moneta dall’età umanistica fino al 1650.
Il professor Gorini è altresì autore di numerose pubblicazioni a stampa: molti dei suoi volumi sono opere di riferimento imprescindibili per chiunque voglia affrontare lo studio delle monete incuse, senza dimenticare le accurate indagini, condotte con rigoroso metodo scientifico, nella descrizione di ripostigli, tesoretti e rinvenimenti isolati. A questo specifico campo di indagini appartengono: la descrizione del ripostiglio del V secolo da Trecenta-Rovigo, la nota preliminare di ritrovamenti monetali nel Polesine, che risalgono al 1969, l’accurata relazione della moneta araba del X secolo rinvenuta a Roncajette (Padova) e l’esposizione dei ripostigli di monete romane in Istria, lavori del 1971.
Troppo lungo citare tutti i suoi lavori, ci limitiamo a ricordarne alcuni: Monete antiche a Padova (1972) con un primo studio della circolazione monetale in un centro dell’Italia settentrionale, il Catalogo delle monete romane repubblicane del Museo Bottacin di Padova (1973), La collezione di monete greche di Paolo Orsi (Rovereto 1985) e la modifica della cronologia dei tetradrammi del tipo “Kugelreiter”, proposta in occasione della pubblicazione del volume Il ripostiglio di Enemonzo e la monetazione del Norico (2005) nel quale si diede conto del ritrovamento in Friuli di 40 tetradrammi associati a 359 vittoriati romani repubblicani. La proposta fu formulata sulla base di considerazioni ponderali, epigrafiche, tipologiche e storiche. Innumerevoli le sue recensioni di volumi e libri monografici e di opere miscellanee a stampa.
Il professor Gorini ha saputo avviare e mantenere nel tempo ottimi rapporti con soprintendenze, musei, istituzioni in Italia e all’estero e di questo si sono giovati anche i suoi allievi: alcuni hanno seguito le orme del professor Gorini ed oggi sono docenti di numismatica in diverse università italiane e straniere o conservatori numismatici in pubbliche raccolte, altri, mettendo a frutto quanto da lui hanno imparato, hanno avviato nuove professioni. Con gli allievi il professor Gorini ha sempre avuto non solo un rapporto caratterizzato da studio, ricerca, discussioni scientifiche e metodo di lavoro, ma ha saputo instaurare anche un rapporto di amicizia e cordialità che è andato cementandosi negli anni. La stima e il rispetto degli allievi si sono concretizzati in un primo volume, curato dal professor Saccocci, Inspecto nummo. Omaggio a Giovanni Gorini, miscellanea di scritti di numismatica, medaglistica e sfragistica offerti dagli allievi in occasione del suo sessantesimo compleanno. Testimonianza ancora più significativa degli allievi è stata la realizzazione del volume ancora più corposo in occasione del settantacinquesimo compleanno del maestro, intitolato Sudente nummo vetere. Studi in onore di Giovanni Gorini.
Il metodo di studio adottato con lungimiranza dal professor Gorini può essere definito neopositivista: osservare la moneta non tralasciando le fonti letterarie ed epigrafiche, tenere in massima considerazione i dati metrologici e ponderali, senza dimenticare di indagare la lega metallica, prendere in considerazione anche l’andamento dei conii con le eventuali identità di conio e le ribattiture, non trascurare le patine o i dati di corrosione, valutare il contesto archeologico in cui la moneta, il ripostiglio o il tesoretto è stato rinvenuto per giungere a una ricostruzione delle vicende storico-economiche che sottendono alle monete esaminate.
Al professor Gorini i cultori della materia e più in generale i collezionisti di antiche monete devono gratitudine perché grazie alle sue pubblicazioni hanno acquisito conoscenze non altrimenti disponibili: vale per tutti la citazione del volume La monetazione incusa della Magna Grecia, edito nel 1975 e ancora oggi di grande utilità per chi si rivolge allo studio di quelle straordinarie arcaiche monete. Il lavoro è una sintesi di centinaia di pubblicazioni edite nel corso del XX secolo sparse su riviste scientifiche nazionali e internazionali che mai sarebbe stato possibile mettere insieme e che il professor Gorini propose con competenza e acume critico.

Bibliografia del professor Giovanni Gorini


Cerimonia di premiazione

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