Edizione 2022 – Giuseppe Maria Ruotolo

 

 

Il dottor Giuseppe Maria Ruotolo è da includere tra gli studiosi che nell’ultimo mezzo secolo hanno fornito un contributo essenziale alla progressione degli studi numismatici. Le sue indagini si sono concentrate sulla produzione delle zecche medievali e moderne dell’Italia meridionale, ottenendo importanti riconoscimenti nei contesti accademici, concretizzandosi in diversi volumi e contributi pubblicati su periodici internazionali di numismatica.
Laureato in Medicina con specializzazione in Urologia e Cardioangiochirurgia, sin da giovane si è dedicato con profitto agli studi numismatici, prediligendo lo studio delle monete coniate in Italia meridionale e in Sicilia dalla caduta dell’Impero romano sino all’Unità d’Italia.
Dopo aver realizzato Le zecche di Campobasso e Sansevero, 1461-1463 (Ed. Spinelli & Palladino, Termoli 1997), su invito dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto Monsignor Francesco Cacucci ha scritto Le monete rinvenute nella tomba di San Sabino nella Cattedrale di Bari (Ed. Tipografica, Bari 2007). Per la Collana Studi e Ricerche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ha pubblicato l’opera Corpus Nummorum Rubastinorum (Edipuglia, Bari 2010). Vari sono inoltre i testi della Collana dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici a cui ha dato la luce: Le grandi monete di argento dei Borbone di Napoli (Vicenza 1999); Arte e moneta 2000 (Vicenza 2000); I sigilli della Basilica di San Nicola di Bari (Vicenza 2002); Cinque secoli di coniazioni medievali in Castiglia – Cinco siglos de acuñaciones medievales en Castilla (Vicenza 2004); La Sicilia di Filippo Paruta descritta con medaglie (Vicenza 2015). Ha poi collaborato alla realizzazione di Quando un libro vale oro (Vicenza 1997); Scritti sul “Corpus Nummorum Italicorum” (1911-1954) (Vicenza 2010); Augusto il principe romano nel bimillenario della morte (14-2014) (Vicenza 2014). Sempre per l’Accademia ha altresì pubblicato fuori collana Riviste e Periodici italiani di Numismatica (Bari 2001) e Possesso e commercio delle monete e tutela del patrimonio numismatico nazionale (Bari 2006).
Socio fondatore dell’Accademia, Giuseppe Maria Ruotolo ne ha ricoperto con profonda dedizione l’incarico di presidente dal 2003 al 2016 e dal 2018 al 2019, portando il sodalizio sui palcoscenici internazionali, come con la partecipazione all’International Numismatic Congress del 2015 (Taormina), e ottenendo numerosi consensi dalla comunità scientifica. Per il medesimo sodalizio ha inoltre curato la realizzazione del Notiziario, l’organizzazione di mostre ed eventi nazionali, il compimento di artistiche medaglie e la presentazione di volumi di numismatica in tante città italiane.
Nel 2018 ha fondato la Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, di cui è presidente, dando avvio a varie iniziative, quali: l’organizzazione di Special session numismatiche nei congressi internazionali Metrology for Archaeology, l’organizzazione scientifica del primo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano Langobardorum Nummorum Doctrina (13 Ottobre 2018) e del secondo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano In Sanctorum Nummis Effigies (4-5 Ottobre 2019), la stampa del periodico Progresso Numismatico. Pubblicazione di approfondimento su monete medaglie e libri, la promozione delle Digital conferences di numismatica e di Numismatici e numismatiche, collana di videoconferenze numismatiche dedicata allo studio delle biografie dei numismatici illustri e alle loro opere.
Ancora, suoi contributi originali sulla monetazione normanna, sveva e angioina del Regno di Sicilia (secoli XI-XV) e sulle falsificazioni monetarie nel Regno di Napoli al tempo del Viceregno (secoli XVI-XVIII) sono stati pubblicati nella collana di studi numismatici EOS del Circolo Numismatico Pugliese.
Per almeno vent’anni ha collaborato con il mensile Cronaca Numismatica (Napoli-Bologna) pubblicando articoli, recensioni di libri, presentazioni di mostre e convegni e inaugurando la pubblicazione di inserti speciali. Lunga è stata la sua collaborazione anche con il mensile Cronica Numismatica (Madrid) e con il bimestrale Monete Antiche (Cassino), per il quale ha curato per anni l’inserto Tarì.
Suoi contributi scientifici sono presenti su numerose altre riviste, tra cui: la prestigiosa e centenaria Rivista Italiana di Numismatica (Milano), la rivista Historia Mundi edita a cura della Associazione Italiana Arte della Medaglia sotto gli auspici della Biblioteca Apostolica Vaticana, la rivista Nicolaus Studi Storici del Centro Studi Nicolaiani della Basilica di San Nicola (Bari) e i periodici del Circolo Culturale “Silvio Spaventa Filippi” (Potenza).
Oltre ai già menzionati, svariati sono i sodalizi di cui Ruotolo è membro: socio della Società Italiana di Numismatica dal 1976; fellow della Royal Numismatic Society dal 1998; socio del Circolo Numismatico Pugliese sezione della Società di Storia Patria per la Puglia, dalla sua rifondazione del 2008; socio onorario del Circolo Numismatico Dauno; socio del Circolo Numismatico Napoletano e dell’estinta Accademia di studi filatelici e numismatici di Reggio Emilia.
Instancabile nel corso degli anni la sua collaborazione con diverse università italiane e straniere (Milano, Roma, Messina, Palermo, Bari, Torino, Benevento, Lecce, Cambridge) sia partecipando come relatore a congressi nazionali e internazionali sia prendendo parte a ricerche collettive (per Le Zecche d’Italia sino all‘Unità, Università di Milano, 2011, ha ad esempio curato oltre 50 voci).
Volendo sintetizzare il suo apporto scientifico, i suoi studi, per quanto concerne la monetazione classica, hanno fornito un contributo fondamentale alla comprensione di specifiche monetazioni della Magna Grecia, mentre per quanto riguarda il periodo medievale hanno spesso avanzato proposte innovative, basate su acute intuizioni, di riclassificazione di monete delle zecche medievali di Bari, Campobasso, Capua, Brindisi, Napoli, Messina, Palermo.
E tuttavia, accanto al rilievo inequivocabile dei dati scientifici forniti, nella sua produzione c’è un altro aspetto di grande importanza: i suoi lavori sono infatti apportatori di un metodo di indagine eccellente dal punto di vista storiografico ed epistemologico capace di porre l’autore come ultimo anello di una lunga catena di insigni studiosi che dalle regioni meridionali d’Italia hanno segnato il corso degli studi numismatici.

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